sabato 6 settembre 2014

La Regione Toscana finanzi il progetto del Nuovo Ospedale in Viale Alfieri.



di Paolo Gangemi
Il Presidente della Regione Enrico Rossi insiste su una scelta perdente: lo spostamento dell'area ospedaliera a Montenero, già bocciata dai Livornesi al referendum; osteggiata da 10mila firme di cittadine e cittadini raccolte in gran parte al Poliambulatorio; e sconfitta sonoramente alle elezioni amministrative.
Il nuovo Sindaco Nogarin votato da molta della sinistra per Raspanti regge alle indebite pressioni di Rossi, nel rispetto degli impegni assunti in campagna elettorale.
L'OTU ha più volte spiegato, in dettaglio, il perché della nostra contrarietà, che potremmo sintetizzare in poche parole: meglio un ospedale nuovo in viale Alfieri, nel baricentro della città, che un nuovo ospedale in una zona periferica.
Tra l'altro insistere con progetti finanziari, come quelli già' sperimentati in Veneto e anche in Toscana con esiti drammatici per la sanità, non pare davvero operazione sensata, e spiega una volta di più, la sconfitta elettorale. Project financing significa privatizzazione dei servizi ospedalieri e indebitamento e fuori controllo.
Rossi non chiarisce che il finanziamento regionale, e solo un prestito da restituire, prelevato dal fondo di rotazione, e che non è comunque vincolato alla localizzazione del nuovo ospedale.
La notizia di finanziare la ristrutturazione dell’ospedale di Siena chiarisce che si può utilizzare questo finanziamento anche per terminare il nuovo ospedale in Viale Alfieri.
E’ di buon senso continuare l'opera di ristrutturazione dello storico nosocomio di Viale Alfieri, opera iniziata con il Progetto Mariotti (già costata 100 milioni delle vecchie lire), visto che sono sufficienti altri 80 milioni di euro per realizzarlo. Servirebbero, invece, 300 milioni salvo aumenti in corso d’opera, per costruire un piccolo ospedale in Via Mondolfi, spostamento in contrasto con le normative e le invarianti del Piano strutturale Cagnardi, consumando tra l’altro prezioso territorio collinare, inoltre con il decentramento andrebbe a impattare con nuova massiccia cementificazione l'area pedecollinare e collinare, assai delicata per l'assetto idrogeologico a rischio medio alto.
I livornesi sanno per esperienza diretta, come la posizione centrale dell’attuale ospedale lungo viali di scorrimento veloce, consentano una buona accessibilità anche con i mezzi pubblici, inoltre nella zona retrostante esistono molte aree libere e pubbliche che permettono di creare nuovi accessi, e di dotare di ampio parcheggio l'attuale ospedale, mentre la viabilità e la fruibilità per gli anziani senza auto privata, peggiorerebbe nella nuova localizzazione. Si possono ristrutturare e sostituire in parte gli edifici dell'ospedale storico con nuove strutture, com’è stato per la piastra chirurgica definita allora “ad alta intensità di cura”. Una volta salvaguardato l'impianto planimetrico, le belle gallerie vetrate di collegamento, l'edificio centrale prospettante sul viale Alfieri, sono autorizzati, sentito il parere della Sovraintendenza (niente ha vietato in passato, niente vieta ora), adeguamenti funzionali resi necessari per il miglioramento dell'efficienza e della messa a norma del nosocomio; migliorando il confort.
Il consiglio comunale e le sue commissioni devono mettersi al lavoro concordando con la Giunta l’iter che permetta partendo dal Piano Mariotti di terminare il nuovo ospedale in Viale Alfieri, costruendo le strutture che garantiscano la salute dei cittadini.
La Regione Toscana deve finanziare il progetto.
Bisognerà che anche il PD, che sta tentando l'ultima difesa di una proposta ormai non più in agenda, raccontando di penali inesistenti se ne faccia una ragione.

dell’Osservatorio Trasformazioni Urbane

Livorno 6 settembre 2014