lunedì 2 aprile 2012

Giovedì 5 aprile 2012 ore 17,30 presso Ex Chiesa degli Armeni, (g.c.) Via della Madonna 32 – Livorno incontro con Teresa Lapis

Diritto alla città futura
La partecipazione democratica nei processi decisionali per la modifica del territorio.
Quattro incontri pubblici per introdurre al processo partecipativo sui nuovi strumenti urbanistici della città.
Giovedì 5 aprile 2012 ore 17,30
presso
Ex Chiesa degli Armeni, (g.c.)
Via della Madonna 32 – Livorno
Sala Riunioni
Dopo che l’Amministrazione Comunale ha avviato il processo di partecipazione che
accompagnerà le scelte e le decisioni in merito ai nuovi strumenti urbanistici cittadini
(nuovo Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico)
Incontriamo una esperta di diritti di cittadinanza e dei rapporti tra tali diritti e la
progettazione e gestione delle modifiche territoriali
incontro con
Teresa Lapis
Giurista e ricercatrice allo I.U.A.V. Difensore Civica in vari comuni ed alla Provincia di
Venezia
Teresa Lapis giurista esperta in diritti umani è stata difensore civica a Venezia ed è attualmente
ricercatrice di urbanistica sugli spazi di giustizia, è docente allo IUAV in materie giuridiche ed è stata
docente alla scuola superiore in discipline giuridiche ed economiche. Fa parte del direttivo dell’Associazione
Italiana per la Partecipazione Pubblica (AIP2)
Osservatorio Trasformazioni Urbane Livorno

Il costo e il tempo della democrazia di Daria Faggi

Si è svolto a Firenze un incontro sulla "Partecipazione e democrazia, osservazioni e proposte verso la revisione della Legge regionale sulla partecipazione" organizzato dal Gruppo Consiliare Regionale Federazione della Sinistra - Verdi.
Monica Sgherri (che ha partecipato a un recente incontro con l'osservatorio trasformazioni urbane), introducendo l’iniziativa ha sottolineato l'importanza per la Toscana, di rinnovare la legge 69 del 2007 che regolamenta i processi partecipativi finanziati dalla Regione.
Dibattito assai interessante e ospiti autorevoli: tra gli altri il Presidente Enrico Rossi e l’assessore Alberto Lucarelli della giunta napoletana di De Magistris.
Vale la pena di comunicarvi le parti a mio avviso più significative. Intanto si è detto che i tagli del numero degli eletti e l'abolizione di province e circoscrizioni sono manovre gravissime e tagli alla democrazia. Alcuni interventi hanno rilanciato la proposta di tagliare stipendi troppo alti e privilegi e sprechi inaccettabili ma non il diritto alla rappresentanza. Appena accennato un tema importante come i costi della politica e il finanziamento dei partiti e di tutte le altre forme associate e organizzate della democrazia. Noi come sempre preferiremmo forme di sostegno garantite e sicure che consentano ai partiti e non solo di avere gratuitamente i mezzi per riunirsi far conoscere le proprie idee organizzare lotte e la propaganda elettorale. Certamente non concordiamo con chi è contrario alla spesa pubblica per la democrazia. Non vogliamo che solo i ricchi facciano politica ma non ci piace che ci si possa arricchire facendo politica. Sulla legge vi è stato un convergere di opinioni riguardo al fatto che oggi la partecipazione dei cittadini è diventata elemento essenziale per tutte le scelte importanti, che intervengono direttamente sulla qualità della vita della collettività. Democrazia rappresentativa e democrazia diretta possono e devono integrarsi e alimentarsi a vicenda.
Certo non si sono approfonditi tutti i problemi, ma gli interventi di tutti sono stati a sostegno di forme di confronto per rispondere a questa nuova domanda di partecipazione della cittadinanza, riconoscendo che c’è bisogno di un’articolazione più complessa della democrazia in presenza di una società sempre più complessa e meticcia, per cui bisogna trovare forme inedite di scambio tra amministratori e residenti.
Per ora possiamo essere soddisfatti delle dichiarazioni di intenti circa la necessità di continuare a coltivare la pratica della partecipazione. Distinguendo magari in modo migliore, nelle forme nei luoghi e nei tempi tra il confronto con le lobby di portatori di interessi economici (legittimi) e i portatori di diritti universali, quali il diritto alla socialità alla sicurezza ambientale, alla salute e alla giustizia sociale. Queste istanze devono costituire la bussola per ogni scelta economica e di trasformazione del territorio. Il tempo speso per fare scelte più consapevoli e condivise è tempo ben speso per il bene comune e la convivenza democratica.

Daria Faggi
dell’Osservatorio trasformazioni urbane - Livorno

Firenze 31 marzo 2012