martedì 13 marzo 2012

Monica Sgherri: “Grandi nuvole nere sulla legge regionale sulla partecipazione”

CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Monica Sgherri: “Grandi nuvole nere sulla legge regionale sulla partecipazione”

La Capogruppo regionale di “Federazione della Sinistra – Verdi” interviene nel dibattito che si è aperto sulla legge e sulla sua revisione.

Firenze, 13 marzo. La legge regionale sulla partecipazione (LR 69/2007) rappresenta un esempio assai rilevante ed innovativo nel panorama legislativo non solo nazionale, in quanto traduce in norma il principio indicato nell’art.1 comma 1 della legge medesima secondo cui “la partecipazione alla elaborazione e alla formazione delle politiche regionali e locali è un diritto: la presente legge promuove forme e strumenti di partecipazione democratica che rendano effettivo questo diritto”.
Proprio per tutelare l'innovazione e le peculiarità della legge, ho lo scorso gennaio promosso un ordine del giorno in Consiglio – poi approvato - che impegnava Giunta Regionale ad indicare “e condividere con il Consiglio Regionale entro 15 giorni dall’approvazione della presente mozione le modalità con cui dare attuazione a quanto stabilito..” ossia promuovere e svolgere percorsi partecipativi per la valutazione conferma o modifica di tale legge.
Si tratta di un percorso ben più ricco e articolato della manutenzione a cui ha accennato l'assessore Nencini – secondo quanto riportato dalla stampa - e che dovrà essere capace di riportare alla luce tutto il sostegno, le aspettative e il protagonismo dal basso che caratterizzò l'elaborazione della prima versione della legge.
Certo dobbiamo interrogarci sui suoi limiti, sui risultati raggiunti, ma indicare – come emergerebbe dalle dichiarazioni stampa - una strada che faccia della partecipazione uno strumento le sole grandi opere e per legittimare un consenso che la politica non ha su alcune scelte tanto strategiche quanto discutibili significa stravolgere il senso della revisione che stiamo avviando e su cui noi ora, come allora, ci impegneremo al massimo.
L’approvazione della legge fu all’epoca l’atto finale di un percorso molto partecipato e coinvolgente, dentro il Consiglio e nella società. La non limitazione dell’applicazione della legge alle sole “grandi opere”, come invece annuncia volere l’assessore Nencini - secondo quanto riportato dalla stampa -, fu scelta discussa approfonditamente e fu optato, in tutta consapevolezza, nel senso contrario proprio perché consapevoli, in Consiglio, della possibilità di ottenere processi partecipativi con esiti positivi, ossia l’accoglimento delle risoluzioni del processo, proprio su interventi più piccoli, ma che riconsegnavano alle popolazioni la possibilità di progettare il proprio presente e futuro dell’abitare. Ridurre il percorso partecipativo alle soli grandi opere sembra più corrispondere alla volontà di cancellare nei fatti la legge stessa.
La legge è stata dicevo molto discussa, studiata e verificata. Non sono accettabili scorciatoie o mistificazioni. La partecipazione è cosa diversa dalla informazione e dalla buona informazione. L’informazione è presupposto essenziale della partecipazione ma non la sostituisce. La legge non voleva neanche sostituirsi ai decisori (gli Enti Locali): si vedeva nel processo di partecipazione uno strumento di arricchimento per i decisori non di svuotamento del proprio potere decisorio. Però rimane punto centrale cosa i decisori delegano al processo partecipativo, questo deve essere chiaro fin dall’inizio.
Infine – più in generale - attribuire ai percorsi partecipativi, alla vitalità e al protagonismo della società toscana, dei suoi tanti comitati la responsabilità del fermo delle tante opere infrastrutturali, elencate nel rapporto 2011 di Nimby Forum è un’operazione non accettabile. Non si può mettere sullo stesso piano l’opposizione, che per molte di queste opere c’è, con le responsabilità della loro paralisi. Troppo facile, e troppo sbagliato! E’ piuttosto nei tentativi illusori di forzare i regolamenti, bypassare le valutazioni ambientali, forzare i vincoli sulle aree e ancora evitare le varianti, aggiungere i carichi urbanistici, che vanno individuate quelle pratiche che per far veloce fan rimanere fermi per anni! Ma per carità non aiuterà ad andare più veloci nascondere le responsabilità. Al contrario la partecipazione, se può essere più lenta nella fase di formazione della decisione permette dopo di recuperare il ritardo ed andare speditamente, proprio perché l’opera è condivisa.

La capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale

Monica Sgherri

domenica 11 marzo 2012

Venerdì 16 marzo 2012 ore 17,30 Ex Chiesa degli Armeniincontro pubblico con Monica Sgherri Capogruppo Federazione della Sinistra - Verdi

Diritto alla città futura.

La partecipazione democratica nei processi decisionali per la modifica del territorio.
Quattro incontri pubblici per introdurre al processo partecipativo sui nuovi strumenti urbanistici della città.

Venerdì 16 marzo 2012 ore 17,30
presso
Ex Chiesa degli Armeni, (g.c.)
Via della Madonna 32 – Livorno
Sala Riunioni

Dopo l’approvazione della mozione in merito alla celere attivazione dei percorsi di valutazione della n° 69/2007 Legge Regionale per la partecipazione in ottemperanza dell'art. 26 c. 2 della legge medesima (vedi link in basso) .
Incontriamo la prima presentatrice per un bilancio politico di cinque anni di attuazione e sua prosecuzione, dopo l’approvazione in Consiglio Regionale.
incontro pubblico con

Monica Sgherri
Capogruppo consiliare "Federazione della Sinistra - Verdi" della Regione Toscana.
TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA IN CONSIGLIO REGIONALE
http://prcgruppotoscana.it/AreaRiservata/atti-approvati-in-consiglio/mozioni/n-337-in-merito-alla-celere-attivazione-dei-percorsi-di-valutazione-dell-efficacia-della-legge-69-2007-in-ottemperanza-dell-art-26-c-2-della-legge-medesima
Osservatorio Trasformazioni Urbane Livorno
Monica Sgherri. Nata a Firenze. Laureata in architettura. Ha collaborato con la Facoltà di architettura dell’Università degli studi di Firenze. Ha fondato una cooperativa di servizi culturali dove ha collaborato fino al 1985. E’ dipendente della Provincia di Firenze. Dal 2002 è nel direttivo nazionale del Forum ambientalista e dal 2003 è nel Consiglio di Contratto mondiale sull’acqua, Comitato italiano. Iscritta al Partito della Rifondazione Comunista - PRC. E’ membro del Comitato nazionale del partito e Responsabile per l’ambiente nella Segreteria regionale Toscana. Già militante nel Partito Comunista Italiano – PCI. Consigliere comunale a Firenze dal 1990 fino alla elezione in Consiglio regionale. Eletta nelle consultazioni regionali del 3-4 aprile 2005, Lista regionale Sinistra Europea Rifondazione. E' componente della 6° Commissione - territorio e ambiente ed è Capo del Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.

Quattro incontri pubblici per introdurre al processo partecipativo sui nuovi strumenti urbanistici della città

Diritto alla città futura
La partecipazione democratica nei processi decisionali per la modifica del territorio
Quattro incontri pubblici per introdurre al processo partecipativo sui nuovi strumenti urbanistici della città
presso la sala riunioni della ex Chiesa degli Armeni, via della Madonna
1. 16 marzo 2012 ore 17,30 incontro con Monica Sgherri , consigliera della regione Toscana, sulla legge regionale per la partecipazione n° 69/2007, bilancio politico di cinque anni di attuazione e sua prosecuzione.
2. 22 marzo 2012 ore 17,30 incontro con Mauro Grassi , assessore comunale alle politiche del territorio, sul modello di sviluppo della città e la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali per l'urbanistica livornese.
3. 5 aprile 2012 ore 17,30 incontro con Teresa Lapis , giurista e ricercatrice allo I.U.A.V., sulla “città giusta”, la città valida ed efficace, i diritti di cittadinanza, i rapporti tra tali diritti e la progettazione e gestione delle modifiche territoriali
4. 19 aprile 2012 ore 17,30 incontro con Rodolfo Lewanski, Autorità per la partecipazione della Toscana, sulla esperienza e valutazione di cinque anni di attività, la democrazia deliberativa nelle politiche ambientali della Regione e nella gestione dei conflitti ambientali.

Osservatorio Trasformazioni Urbane – Livorno
Marzo - Aprile 2012